TORINO. La cultura come un farmaco, impalpabile ma efficace. Anzi: come una terapia riabilitativa. La cultura prescrivibile, da assumere nelle giuste dosi sotto forma di musica e parole musicate. Di atti teatrali, anche. O che si dipana in una pellicola cinematografica.
“Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione, il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile”, critichiamo il Consiglio Regionale della Campania – scrivono dall’Associazione FIADDA e dalla FISH Campania...