In occasione del 3 Marzo - Giornata Mondiale dell’Udito, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha chiesto ai suoi partner di lungo periodo, i membri del World Hearing
Forum, di promuovere il messaggio di sensibilizzazione contro i disturbi uditivi, patologia in preoccupante aumento in tutto il mondo eppure ancora sottovalutata.
Il messaggio di Shelly Chadha
Direttore Tecnico Dipartimento Prevenzione OMS
In Italia, “Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus”, partner dell’OMS dal 2016, ha sempre fortemente sostenuto queste campagne di informazione attraverso la celebrazione della Giornata dell’Udito al Ministero della Salute, approfondendo l’argomento in Tavoli di lavoro dedicati ai temi della prevenzione e della salute dell’udito.
L’emergenza Coronavirus impone oggi una diversa priorità sanitaria ma anche in questa occasione la Onlus è scesa in campo per dare seguito alle raccomandazioni dell’Oms. Il 27 e 28 febbraio si sarebbe dovuta svolgere la V Giornata dell’Udito, un grande evento di divulgazione, informazione e approfondimento organizzato presso il ministero della Salute alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e dei massimi esperti del settore.
Oltre all’attività di divulgazione, per il 3 marzo “Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus” in collaborazione con numerose strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale, con il sostegno della Rai Responsabilità Sociale, aveva organizzato la campagna “Ospedali Aperti! – Controlla il tuo udito”, attività successivamente sospesa in considerazione del particolare momento che la sanità pubblica sta fronteggiando.
Oggi, in occasione del World Hearing Day “Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus” continua il suo impegno di informazione e sensibilizzazione, con la diffusione dei messaggi ricevuti dall’Oms e con il preciso incarico di farsene portavoce in Italia in occasione del l 3 marzo. Abbiamo curato la traduzione in lingua italiana del materiale informativo predisposto a Ginevra e destinato ad essere diffuso in tutto il mondo.
I dati
Riteniamo che queste iniziative siano indispensabili per contrastare una patologia che come suggerisce l’Oms non può più essere sottovalutata in quanto colpisce oltre il 5% della popolazione mondiale, circa 466 milioni di persone. La riduzione dell’udito comporta una diminuzione della qualità della vita e ad esserne colpiti non sono solo gli anziani; negli ultimi anni infatti questi disturbi sono sempre più diffusi tra gli over 50. Recenti stime evidenziano che entro il 2050 saranno oltre 900 milioni di persone, ovvero 1 su 20, a soffrire di una perdita di udito debilitante. In particolare, sempre entro il 2050, oltre 1 miliardo di giovani tra i 15 e i 35 anni rischiano danni permanenti per un uso improprio dei dispositivi audio.
Di fronte a queste cifre però c’è anche quella relativa al 50% dei casi di ipoacusia che potrebbe essere sconfitta con adeguati e tempestivi interventi. Ed è questo il nostro punto di partenza.