Quest’anno nell’ambito del Festival della Scienza 2017, l’associazione Ligure Ipoudenti parteciperà per la prima volta con una conferenza presso la Biblioteca Berio.
Moderatore dell’incontro sarà il dott. Federico Mereta, noto medico e giornalista che si occupa di divulgazione medico-scientifica, relatori l' ing. Fabiano Di Gioia, Audioprotesista, il Sig. Diego Rinaldi tecnico di sistemi di amplificazione assistivi per le persone con problemi di udito e la sottoscritta Liliana Cardone, in qualità di presidente dell’Associazione Ligure Ipoudenti.
Il tema di quest’anno è “contatti” , relazione tra individui nella cultura, nel tempo libero e nella vita sociale. Nell'occasione verrà ricordato lo scopritore del “campo magnetico” Michael Faraday deceduto 150 anni fa, nonché Joseph Poliakoff inventore della bobina del telefono che lui ideò 80 anni fa cioè pochi anni dopo la scoperta di Faraday.
Alla fine degli anni '60 e '70 in Gran Bretagna e nei paesi Scandinavi ebbe inizio la sperimentazione con i suddetti sistemi ad induzione magnetica in molti luoghi di culto e nelle scuole.
Ancora oggi quasi tutti gli ausili acustici e impianti cocleari sono dotati di questo piccolissimo strumento di ascolto chiamato pure T-coil (bobina per telefono).
Ciò premesso la nostra associazione ha colto l’occasione per partecipare a questo importante evento per offrire anche ad un pubblico giovane, agli insegnanti e a tutti i cittadini, una sintetica informazione sul funzionamento del “campo magnetico” per le persone sorde.
La conferenza si svolgerà il 31 ottobre alle ore 17,00 presso la Biblioteca Berio – Sala Chierici, una sala che è stata resa accessibile alle persone con problemi di udito. In tale occasione anche le persone normoudenti avranno la possibilità di provare questo sistema di ascolto.
Da anni l’obiettivo della nostra associazione è di informare i cittadini sull’utilità della tecnologia assistiva, degli ausili acustici, compresi gli impianti cocleari e di tutti gli strumenti che sono in continua evoluzione tecnologica e che agevolano le persone sorde o ipoudenti a “sentire” e “comunicare” , cioè a vivere meglio il proprio disagio uditivo.
Purtroppo in Italia c'è una scarsa conoscenza e quindi carenza di applicazione pratica di tali strumenti, non solo negli utenti ma a livelli istituzionali, anche perché la sensibilità verso tali problematiche e quindi l'approccio alle soluzione dei problemi di accessibilità per le persone con disabilità anche uditive, è relativamente recente rispetto alle esperienze dei paesi del nord Europa.
Secondo i dati statistici l’ipoacusia in Italia colpisce il 12% della popolazione, circa 7.500.00 persone, di cui circa 1.000.000 con sordità gravi /o severe, i sordi prelinguali sono circa 100.000. Inoltre sono circa il 3,5% i ragazzi ipoacusici e circa 1,4% sono sordi profondi .
Solo un terzo delle persone con problemi di udito usufruisce degli apparecchi acustici (29%).
In Europa sono più di 70 milioni di cittadini europei con deficit uditivi, ma da anni le istituzioni più sensibili a questo problema, lavorano insieme alle associazioni di categoria per combattere l’isolamento e favorire l’integrazione delle persone ipoudenti anche con l’aiuto della tecnologia sempre più avanzata.
Una buona occasione per informarsi e per provare la tecnologia per le persone sorde!!
Liliana CARDONE